La Camera Penale di Pistoia partecipa al dolore e allo sdegno per la morte della Collega turca Avv. Ebru Timtik, detenuta in un carcere turco da circa due anni ed in sciopero della fame da oltre 200 giorni.
Era stata condannata a 13 anni e 6 mesi di reclusione con l’accusa di appartenere ad una organizzazione terroristica, al termine di un processo che lo stesso Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Istanbul aveva definito ridicolo, inaccettabile da un punto di vista giuridico e basato su motivazioni esclusivamente politiche. Centinaia di avvocati si erano mobilitati per la sua liberazione e quella di Aytac Unsal, anch’egli ingiustamente detenuto, ma non è servito.
In Turchia si muore per aver fatto il proprio dovere di difensore, per la colpa di aspirare ad un giusto processo, per invocare la difesa dei diritti umani e civili. E’ successo anche a Ebru Timtik.
Era una donna ed avvocata fiera, coraggiosa, decisa, che non ha esitato ad andare fino in fondo, sacrificando la propria vita non per i propri diritti, ma per i diritti di tutti.
Non va dimenticata. Ricordiamola sempre: anche questa dev’essere la nostra protesta, la nostra denuncia, ogni volta che i diritti sono calpestati, ogni volta che il giusto processo viene fatto a pezzi per i motivi più indegni.